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Agricoltura 4.0: da "Agricoltori Digitanti" a "Agricoltori Digitali"

Oggi si è tenuto il convegno dal titolo "IL DIGITALE È SERVITO! Dal campo allo scaffale, la filiera agroalimentare è sempre più smart" organizzato dall'Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano

Ho deciso di intitolare questo post utilizzando la frase "da Agricoltori Digitanti ad Agricoltori Digitali", pronunciata nel corso del convegno dal dottor Ivano Valmori di Imageline, perchè mi sembra particolarmente adatta per descrivere il convegno tenuto oggi dall'Osservatorio "Smart Agrifood" del Politecnico di Milano.

Davanti a una platea virtuale di migliaia di partecipanti sono stati affrontati due temi di particolare interesse per il processo di digitalizzazione che l'Agricoltura si trova ad affrontare in questi anni:

  • l' AGRICOLTURA 4.0
  • la TRACCIABILITA' ALIMENTARE

 

 

L'Osservatorio Smart agrifood

L'osservatorio nasce per studiare il mondo AGRIFOOD rispetto a tre focus principali:

  1. la Sostenibilità Economica
  2. la Sostenibilità Ambientale
  3. la Sostenibilità Sociale

Nasce nel 2017 e il suo percorso è sintetizzato nella slide che segue

 

La ricerca 

L'Osservatorio ha condotto una survey  con lo scopo di analizzare i seguenti aspetti:

  1. COME STA EVOLVENDO IL MERCATO DELL'AGRICOLTURA 4.0 IN ITALIA?
  2. COM'E' COSTITUITA L'OFFERTA DI SOLUZIONI DI AGRICOLTURA 4.0?
  3. COSA CERCANO LE IMPRESE AGRICOLE ITALIANE NELL?AGRICOLTURA 4.0?
  4. QUALI BENEFICI OTTENGONO, A FRONTE DEL SUPERAMENTO DI QUALI CRITICITA'?

Per analizzare questi temi è stata condotta una survey che ha coinvolto sul fronte dell'offerta oltre 400 soluzioni e più di 160 provider, su quello della domanda poco più di 300 aziende agricole

 

Il primo tema affrontato riguarda l'incidenza delle soluzioni tecnologiche nelle attività agricole.

Su un volume complessivo che ha raggiunto la considerevole cifra di 450 milioni di euro il controllo e il monitoraggio dei mezzi agricoli rappresenta la componente principale (39%) seguito dai software aziendali (20%) e macchinari connessi (14%).  Il tema dei sistemi di monitoraggio da remoto di coltivazioni e terreni è in quarta posizione (10%).

Rispetto ai settori maggiormente interessati da questi processi il quadro è il seguente:

Oltre la metà delle soluzioni (56%) sono trasversali e interessano tutti i settori agricoli. Si contendono il secondo posto i settori dell'Ortofrutta (21%) e Cerealicolo (20%). Segue il settore Vitivinicolo (16%). Il settore meno impattato (2%) risulta essere quello Olivicolo.

Se analizziamo invece quali sono le fasi agricole maggiormente supportate da soluzioni tecnologiche avanzate il quadro risulta essere il seguente:

La fase che si avvale maggiormente del supporto di soluzioni innovative è quella della coltivazione (79%), area in cui si colloca l'Agricoltura di Precisione. La fase di semina/piantamento è al secondo posto (41%).  Pianificazione, Stockaggio e Logistica rappresentano insieme circa un quinto del campione (11%, 4%, 4%).

Quali son le principali tecnologie abilitanti?

I dati e le tecnologie in grado di raccoglierli, archiviarli ed elaborarli risultano essere gli elementi tecnologici di maggior interesse.

Fino a qui domande e risposte hanno riguardato l'offerta di soluzioni innovative. Spostandosi sul fronte della domanda prima di tutto è interessante vedere la composizione del panel di aziende che hanno aderito alla survey.

 

Risultano rappresentate aziende di tutte le dimensioni con prevalenza di quelle che operano nel settore cerealicolo (171). La maggior parte delle aziende si trova al nord (70%).

Vediamo ora quali sono le aspettative di queste aziende rispetto all'offerta di soluzioni digitali.

Sostenibilità e Consapevolezza risultano essere i temi che spingono le aziende agricole a cercare soluzioni innovative. La Riduzione dei costi, sebbene fra i primi, non risulta essere il vantaggio più ricercato. La riduzione del lavoro intellettuale, da intendersi come migliorare l'efficienza di questa componente si colloca al quarto posto. Il miglioramento della qualità del prodotto si colloca a metà della classifica. Interessante anche il punto relativo alla riduzione della variabilità dell'esito delle produzioni, particolarmente importante per le aziende che servono l'agroindustria.

Veniamo ora alla valutazione delle soluzioni adottate dalla Aziende Agricole. Di che tipo di soluzioni si tratta?

La prima posizione è occupata dalle soluzioni gestionali (66%) necessarie per far funzionare l'azienda ma meno importanti ai fini di comprendere il percorso di digitalizzazione. Il secondo posto è conteso fra sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni (40%) e sistemi di monitoraggio e controllo delle macchine agricole (39%). A seguire i sistemi di supporto alle decisioni basati sulla raccolta strutturata dei dati e sulla loro elaborazione (31%). Le altre tipologie rappresentano, ad oggi, nicchie ancora poco significative.

L'indicazione che, mediamente, le aziende intervistate utilizzano due tipologie di soluzioni è molto interessante perchè ha messo in luce un problema molto diffuso: la scarsa interoperabilità delle soluzioni e cioè la difficoltà di far parlare lingue comuni alle soluzioni disponibili oggi sul mercato.

Ma quali sono i benefici ottenuti grzaie all'adozione di soluzioni innovative digitali?

Emerge chiaramente che in buona percentuale i risultati ottenuti coincidono con le aspettative espresse in precedenza relative a sostenibilità e consapevolezza.

La riduzione degli input, ottenuta con l'automatizzazione di alcuni processi, emerse come primo risultato. la riduzione dei tempi di impiego dei macchinari si traduce immediatamente in una riduzione di impatto sui costi e sulle emissioni. La riduzione di tempo dedicato sia al lavoro intellettuale che a quell manuale sono entrambi il risultato di un processo di ottimizzazione che aumenta l'efficienza comlessiva. Aumento di produzione e riduzione della variabilità rispondono puntualmente ad alcune delle esigenze espresse. 

E' facile pensare che l'adozione di queste soluzioni abbia consentito l'ottenimento di risultati interessanti per l'azienda agricola ma probabilmente ha anche evidenziato problematiche e criticità. Vediamo quali sono.

 

 

Il primo problema evidenziato dalle aziende riguarda la mancanza di competenza. Soluzioni digitali innovative richiedono competenze che molto spesso scarseggiano perchè non esiste una formazione specifica e perchè l'evoluzione della tecnologia obbliga ad un aggiornamento continuo. E' interessante evidenziare che questa critica non è rivolta solo al settore dell'offerta, e cioè ai fornitori non sempre preparati su ciò che propongono, ma anche al fronte della domanda, e cioè alle aziende agricole stesse.

Il tema della connettività è la conferma che aree importanti del nostro territorio scontano ancora un grosso problema di "digital divide".

Il tema dell'interoperabilità, anticipato in precedenza, è ancora oggi un tema caldissimo legato all'approccio proprietario dei grossi player che hanno dominato il campo fino ad oggi e che hanno imposto, ognuno, il proprio standard. Gli ultimi anni hanno visto un miglioramento ma la strada è ancora lunga.

 

Concludendo:

SOSTENIBILITA', CONSAPEVOLEZZA ed EFFICIENZA sono le principali richieste espresse dal settore che trovano una coerenza con i benefici effettivamente ottenuti. Questo senza dimenticare però importanti criticità che rappresentano ancora un ostacolo allo sviluppo di questo settore.

 

 

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